Il PROFUMO di Patrick Suskind, romanzo che ho scelto per il mio percorso di bookcoaching di gruppo a tema: l’amore nelle sue declinazioni.
Con questo racconto mercoledì 13 marzo in libreria, si chiude la quinta edizione di bookcoaching e riprenderemo a settembre con altre intense serate, non voglio svelarvi troppo…
Quando, ho letto questo romanzo, fin dalla prima pagina mi è stato molto chiaro che il titolo di questo racconto fosse azzeccatissimo, tutto ruota intorno al profumo, gli odori, una Parigi sporchissima…
Che cosa rappresenta il profumo per noi?
Cosa c’entra con l’amore?
Prima di rispondere a queste domande vi racconto brevemente la trama:
‘Il racconto si svolge a Parigi intorno al 1760, in una Parigi affollatissima di gente e molto sporca.
E’ qui che nasce Jean-Baptiste Grenouille. Lo dà alla luce una pescivendola di mercato che tentando di ucciderlo alla nascita, viene scoperta e così uccisa.
Jean-Baptiste, così abbandonato in tutta quella sporcizia, in mezzo ai rifiuti, viene affidato alle balie, ne cambia addirittura tre perché nessuna voleva tenerlo più di qualche giorno.
Era troppo vorace, dicevano che succhiava per due, sottraeva il latte agli altri poppanti, dicevano che fosse posseduto dal demonio.
Viene portato in un orribile “orfanotrofio” gestito da Madame Gaillard.
Madame non si prendeva tanto cura del piccolo, inoltre tenendolo in braccio si accorse che non aveva un proprio odore anzi era spaventata da questa piccola creatura.
Il piccolo cresceva in completa solitudine e molto presto comprese di avere un olfatto molto sviluppato, addirittura sovrumano, riusciva a sentire ogni tipo di profumo.
Ancora bambino Madame Guillard vendette Jean-Baptiste al proprietario di una conceria.
Nella conceria J.B. lavorava duramente e in condizioni pietose.
Una notte il giovane J.B. venne attratto dal profumo umano di una ragazza, la seguì e la uccise per sentire, annusare il suo straordinario profumo.
Quando uccise la giovane fanciulla , lui conosceva già l’odore degli uomini, dei bambini, delle donne, ma lei emanava un odore squisito, annusò che era una persona, annusò il suo corpo, i suoi capelli, annusò tutto con il massimo piacere. Era pura bellezza.
Da qui si rese conto del suo compito: diventare un esperto profumiere.”
Tornando alle domande, il profumo dice molto di noi secondo me. Ci rende visibili nella collettività, sia che sia gradevole o sgradevole.
Il nostro protagonista invece non ha odore pertanto passa inosservato in mezzo alle persone, non viene notato né visto, però ha un dono particolare, sente ogni profumo emanato dagli esseri umani e dalla natura che lo circonda.
L’assenza di odore porta il nostro protagonista ad isolarsi, a vivere in piena solitudine con il desiderio di creare un profumo per essere riconosciuto e soprattutto amato.
Nelle mie serate di bookcoaching racconto un romanzo, nascono così delle riflessioni, faccio domande, partendo da una storia per poi arrivare a parlare di noi.
Perché ogni racconto viene portato nella nostra realtà e così cerchiamo di comprendere ad esempio:
perché questa storia in un percorso di amore nelle sue declinazioni?
E’ possibile vivere senza amore?
Cosa cerchiamo in tutta la nostra vita?
Come entriamo in relazione con l’altro/l’altra?
La nostra relazione più intima, i nostri genitori, soprattutto la madre, può influire sulle nostre relazioni future?
E’ un romanzo che parla di amore e nello stesso tempo di assenza di amore.
Per me c’è la solitudine di un uomo, nato senza amore dal ventre di una madre e arriva a provare “disprezzo” nei confronti dell’essere umano.
Nella creazione del profumo lui cerca di farsi amare, di farsi vedere. Ma è arido dentro, non sa cosa siano i sentimenti e le emozioni, in fondo conosce amore per quanto ha potuto conoscere amore sua madre.
La madre, che rappresenta anche la nostra relazione più intima, che nasce con la nostra nascita e penso anche prima, in questo racconto la madre metteva al mondo i figli e poi li uccideva.
J.B si è dato una possibilità rimanendo attaccato alla vita ma senza odore è quasi invisibile.
Un romanzo che mette in evidenza il lato oscuro, la parte ombra dell’amore e penso che senza amore l’uomo non ha uno scopo per vivere.
Vi aspetto in libreria, a Evolvo libri mercoledì 13 marzo 2019 alle ore 20,30 per chi fosse della zona e intanto per tutti spero di avervi incuriosito su questo romanzo e vi invito a rispondere alle domande è un esercizio introspettivo importante per la conoscenza di sé.
Se voleste condividere vi lascio la mia mail evolvolibri@sei-strategia.it.
Graziella
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